Il Triticum monococcum volgarmente denominato piccolo farro e più comunemente conosciuto come monococco, è una pianta della famiglia delle graminacee ed è ritenuto il primo cereale addomesticato dall’uomo intorno al 7500 a.C., in Medio Oriente[1]. Ha un basso tenore di glutine (intorno al 7%), è panificabile, ma lievita poco.
La crescita spontanea nell’ambito della cultura del piccolo farro e dell’Aegilops tauschii ha dato origine, in epoche successive a grani panificabili ad alto tenore di glutine, da cui i frumenti ora coltivati.
Il monococco, dal punto di vista nutrizionale, si differenzia dal frumento tenero o da quello duro per l’alto contenuto proteico e per l’elevata quantità di carotenoidi (pigmenti liposolubili come il B-carotene, precursore della vitamina A); tutti hanno un ruolo rilevante nelle funzioni cellulari e sono efficienti agentiantiossidanti. Inoltre, il monococco, ha la caratteristica di avere glutine non tossico.
COLTIVAZIONE
Il piccolo farro è una pianta a taglia media. Le spighe contengono generalmente un solo chicco. Si tratta di un “grano vestito”, a basso rendimento, adatto a suoli pedologicamente poveri e aridi. Il suo ciclo vegetativo è molto lungo e si sviluppa in undici mesi.
Il monococco è un ottimo candidato per la produzione di alimenti ad elevato profilo nutrizionale, molto rustico e ottimo dal punto di vista dell’adattabilità a tecniche colturali a basso impatto ambientale. L’ottima resistenza naturale a malattie e stress, la necessità di bassi livelli di concimazione ed una spiccata adattabilità ad ambienti colturali diversi lo propongono inoltre come un cereale particolarmente adatto ad un’agricoltura biologica. Coltivato in varie parti del mondo ,ha ottenuto l’Indicazione Geografica Tipica ,in un’area delle Alpi di Provenza dove viene attivamente coltivato e commercializzato da una cooperativa con il sostegno delle Autorità locali.
In Italia il triticum monococcum è coltivato dalla Cooperativa Sociale Antica Terra di Cigole in provincia di Brescia, sotto la denominazione di Shebar, e dal Mulino Merano in Piemonte, che da 20 anni ha realizzato una filiera solo da agricoltura biologica con i propri contadini, selezionando alcune varietà dello stesso cereale.
Monococco, un farro antico per vivere meglio – Proprietà nutritive
Le caratteristiche che rendono tale pianta di enorme interesse non solo per l’agricoltura ma anche per l’alimentazione dall’altro sono così riassumibili:
• la resistenza della pianta – resistenza naturale a stress e malattie – bassa necessità di concimazione e spiccata adattabilità all’ambiente, la rende adatta alle coltivazioni a basso impatto ambientale
• i valori nutrizionali antiossidanti e l’elevato contenuto proteico
• la farina che se ne estrae presenta una bassissima presenza di un glutine, chesembrerebbero rendere questa farina adatta anche da soggetti che soffrono di celiachia.
Valori Nutrizionali Medi | ||
Proteine totali | 19.30 | % |
Ceneri | 2.41 | % |
Carotenoidi | 10.40 | mg/Kg |
Tocoli (Vit. E) | 94.40 | mg/Kg |
Microelementi: | ||
Zinco | 50.00 | mg/Kg |
Ferro | 41.70 | mg/Kg |
Manganese |